Bulbose
Annaffiatura, potatura ed esposizione (bulbose a fioritura primaverile). Moltissime specie di piante bulbose producono fiori durante i mesi di marzo e aprile, rallegrando i giardini quando ancora molte perenni e molti arbusti hanno il triste aspetto invernale; i colori vivaci e, spesso, i delicati profumi, ci preannunciano la bella stagione, talvolta già durante le ultime settimane di febbraio. La gran parte di queste piante è perenne e non teme il freddo, quindi sverna a dimora, in luogo soleggiato; già in questi giorni possiamo ammirare la fioritura di molte bulbose. Le bulbose che non temono il freddo si possono lasciare a dimora, in modo che inselvatichiscano; per ottenere ogni anno una ricca fioritura è bene però operare periodicamente un diradamento dei bulbi, dissotterrandoli e reinterrando solo quelli di buone dimensioni e privi di ammaccature o segni di muffe o macchie. I piccoli bulbi si potranno spostare in altre aiole o in contenitore, in modo da farli crescere per ottenere altri fiori nell'arco di un paio di anni. Le bulbose primaverili a fioritura precoce si possono porre a dimora anche alla base di alberi a foglia caduca, dove difficilmente si sviluppano altre piante da fiore: nel periodo di fioritura i bulbi riceveranno abbastanza sole per produrre molti fiori, mentre durante le giornate più calde dell'estate, quando queste piante sono in riposo vegetativo, potranno godere dell'ombra degli alberi che li sovrastano.
Annaffiatura, potatura ed esposizione (bulbose a fioritura autunnale). Queste bulbose fioriscono in primavera inoltrata, in estate o anche in autunno; in genere si pongono a dimora in primavera. La gran parte di queste bulbose teme il freddo, quindi non è possibile lasciarle a dimora in giardino: con l'arrivo dei primi freddi, in autunno, si dissotterrano i bulbi, si lasciano asciugare all'aria, quindi si pongono in vassoi o sacchetti di tessuto, colmi di terriccio o segatura; i contenitori si ripongono in luogo buio, fresco e ben aerato fino alla primavera successiva; è consigliabile cospargere i bulbi con del fungicida in polvere, in modo da evitare l'insorgenza di muffe; si può anceh decidere di porre a dimora dhalie e gladioli in vaso: in autunno si pone l'intero contenitore in luogo riparato, sospendendo le annaffiature. Molte di queste bulbose necessitano di essere interrate a poca profondità, talvolta addirittura con l'apice al di fuori del terreno.
Tipo di terreno-rinvaso. La coltivazione in vaso è possibile per la gran parte dei bulbi, è bene però ricordare di rinvasarli ogni anno, lavorando ed arricchendo il terreno.
Concimazione. In genere i bulbi vengono concimati quando si pongono a dimora, aggiungendo del concime organico al terreno prima di lavorarlo, oppure si sparge il concime sul terreno a fine inverno, prima che le piante comincino a produrre foglie. Durante la fioritura è possibile fornire del concime liquido per piante da fiore, ogni 25-30 giorni, ma solo se la fioritura è scarsa o stentata.
Parassiti e malattie. La maggior parte dei parassiti colpisce i bulbi stessi, piuttosto che le piante che da essi hanno origine; in genere le infestazioni si manifestano con scarsa o nulla fioritura o con foglie e fiori di dimensioni molto piccole. La cura migliore è la prevenzione: si acquistano bulbi sani, privi di muffe o seccumi; dopo l'attacco di parassiti, quali le mosche dei bulbi o i marciumi, il metodo migliore per risolvere il problema consiste nella sostituzione dei bulbi, quelli malati vanno distrutti. Raramente può accadere che le foglie ed i fiori delle bulbose vengano colpiti da afidi o acari, che vanno debellati con insetticidi o acaricidi specifici.
Curiosità. I gigli sono molto utilizzati per le loro proprietà medicinali, diverse parti di queste piante infatti, bulbi compresi, sono utilizzati per preparare tisane benefiche o impacchi per curare piaghe e bruciature varie.
Annaffiatura, potatura ed esposizione (bulbose a fioritura autunnale). Queste bulbose fioriscono in primavera inoltrata, in estate o anche in autunno; in genere si pongono a dimora in primavera. La gran parte di queste bulbose teme il freddo, quindi non è possibile lasciarle a dimora in giardino: con l'arrivo dei primi freddi, in autunno, si dissotterrano i bulbi, si lasciano asciugare all'aria, quindi si pongono in vassoi o sacchetti di tessuto, colmi di terriccio o segatura; i contenitori si ripongono in luogo buio, fresco e ben aerato fino alla primavera successiva; è consigliabile cospargere i bulbi con del fungicida in polvere, in modo da evitare l'insorgenza di muffe; si può anceh decidere di porre a dimora dhalie e gladioli in vaso: in autunno si pone l'intero contenitore in luogo riparato, sospendendo le annaffiature. Molte di queste bulbose necessitano di essere interrate a poca profondità, talvolta addirittura con l'apice al di fuori del terreno.
Tipo di terreno-rinvaso. La coltivazione in vaso è possibile per la gran parte dei bulbi, è bene però ricordare di rinvasarli ogni anno, lavorando ed arricchendo il terreno.
Concimazione. In genere i bulbi vengono concimati quando si pongono a dimora, aggiungendo del concime organico al terreno prima di lavorarlo, oppure si sparge il concime sul terreno a fine inverno, prima che le piante comincino a produrre foglie. Durante la fioritura è possibile fornire del concime liquido per piante da fiore, ogni 25-30 giorni, ma solo se la fioritura è scarsa o stentata.
Parassiti e malattie. La maggior parte dei parassiti colpisce i bulbi stessi, piuttosto che le piante che da essi hanno origine; in genere le infestazioni si manifestano con scarsa o nulla fioritura o con foglie e fiori di dimensioni molto piccole. La cura migliore è la prevenzione: si acquistano bulbi sani, privi di muffe o seccumi; dopo l'attacco di parassiti, quali le mosche dei bulbi o i marciumi, il metodo migliore per risolvere il problema consiste nella sostituzione dei bulbi, quelli malati vanno distrutti. Raramente può accadere che le foglie ed i fiori delle bulbose vengano colpiti da afidi o acari, che vanno debellati con insetticidi o acaricidi specifici.
Curiosità. I gigli sono molto utilizzati per le loro proprietà medicinali, diverse parti di queste piante infatti, bulbi compresi, sono utilizzati per preparare tisane benefiche o impacchi per curare piaghe e bruciature varie.