Orchidee
Annaffiatura. In ambienti riscaldati e durante la stagione calda, l'irrigazione deve avvenire da 2 a 4 volte la settimana, mentre nella stagione fredda si può ridurre ad una volta la settimana. Le specie dotate di pseudobulbi possono immagazzinare acqua anche per lunghi periodi. Molto dannosi sono gli eccessi idrici che provocano ingiallimenti e degradazioni dei pseudobulbi, con fuoriuscita delle radici dal vaso. E' importantissimo evitare che l'acqua ristagni nelle foglie o nei fiori, provocando così dei marciumi; si consiglia di usare acqua piovana e non di rubinetto, che contiene cloro a cui le Orchidee sono particolarmente sensibili.
Tipo di terreno-rinvaso. In genere le Orchidee prediligono substrati tendenzialmente acidi, soffici e ben aerati, poveri di elementi minerali; i materiali impiegati sono costituiti da miscugli di torba, sfagno (muschio che cresce nelle torbiere), foglie e corteccia di conifere, radici di felci, terra di bosco. Molto spesso le specie epifite o semiepifite vengono coltivate sospese in cestini di legno o filo metallico, su "zattere" di corteccia miste a materiali spugnosi, che mantengono ottimali i livelli di umidità intorno alle radici.
Concimazione. In genere le orchidee sono poco esigenti in elementi nutritivi; la soluzione nutritiva ottimale deve contenere il doppio dell'azoto rispetto al fosforo e al potassio e va sostituita con una frequenza variabile da 7-15 giorni a 3-4 settimane, a seconda delle esigenze della specie e del periodo stagionale.
Potatura ed esposizione. Le esigenze climatiche delle diverse Orchidee variano notevolmente in relazione alla loro diversa origine geografica e per uno stesso individuo, a seconda della fase del ciclo biologico; in Italia la loro coltivazione avviene esclusivamente in ambienti protetti e accuratamente climatizzati. In ogni caso le Orchidee amano la luce ma non l'esposizione diretta ai raggi solari e le temperature dei nostri appartamenti d'inverno sono in genere soddisfacenti per le loro esigenze. Tuttavia temperature troppo diverse da quelle ottimali possono provocare delle deturpazioni nelle foglie e nei fiori.
Parassiti e malattie. Poiché la maggior parte delle Orchidee coltivate in serra e vendute come piante d'appartamento sono originarie di zone tropicali o subtropicali, oppure sono ibridi ottenuti in vivaio con particolari tecniche di fecondazione incrociata tra specie e generi diversi, non trovano nei nostri ambienti i loro naturali parassiti e i vettori di specifiche malattie. Per questo motivo sono quindi soggette per lo più ad alterazioni provocate da condizioni di temperatura, luce ed umidità non favorevoli al loro armonico sviluppo.
Curiosità. Fin dall'antichità all'orchidea sono state attribuite virtù afrodisiache. Elisir d'amore, pozioni magiche e ricette contro la sterilità venivano preparate con radici e steli di orchidee, che simboleggiano dunque sensualità, lusso e ricercatezza.
Tipo di terreno-rinvaso. In genere le Orchidee prediligono substrati tendenzialmente acidi, soffici e ben aerati, poveri di elementi minerali; i materiali impiegati sono costituiti da miscugli di torba, sfagno (muschio che cresce nelle torbiere), foglie e corteccia di conifere, radici di felci, terra di bosco. Molto spesso le specie epifite o semiepifite vengono coltivate sospese in cestini di legno o filo metallico, su "zattere" di corteccia miste a materiali spugnosi, che mantengono ottimali i livelli di umidità intorno alle radici.
Concimazione. In genere le orchidee sono poco esigenti in elementi nutritivi; la soluzione nutritiva ottimale deve contenere il doppio dell'azoto rispetto al fosforo e al potassio e va sostituita con una frequenza variabile da 7-15 giorni a 3-4 settimane, a seconda delle esigenze della specie e del periodo stagionale.
Potatura ed esposizione. Le esigenze climatiche delle diverse Orchidee variano notevolmente in relazione alla loro diversa origine geografica e per uno stesso individuo, a seconda della fase del ciclo biologico; in Italia la loro coltivazione avviene esclusivamente in ambienti protetti e accuratamente climatizzati. In ogni caso le Orchidee amano la luce ma non l'esposizione diretta ai raggi solari e le temperature dei nostri appartamenti d'inverno sono in genere soddisfacenti per le loro esigenze. Tuttavia temperature troppo diverse da quelle ottimali possono provocare delle deturpazioni nelle foglie e nei fiori.
Parassiti e malattie. Poiché la maggior parte delle Orchidee coltivate in serra e vendute come piante d'appartamento sono originarie di zone tropicali o subtropicali, oppure sono ibridi ottenuti in vivaio con particolari tecniche di fecondazione incrociata tra specie e generi diversi, non trovano nei nostri ambienti i loro naturali parassiti e i vettori di specifiche malattie. Per questo motivo sono quindi soggette per lo più ad alterazioni provocate da condizioni di temperatura, luce ed umidità non favorevoli al loro armonico sviluppo.
Curiosità. Fin dall'antichità all'orchidea sono state attribuite virtù afrodisiache. Elisir d'amore, pozioni magiche e ricette contro la sterilità venivano preparate con radici e steli di orchidee, che simboleggiano dunque sensualità, lusso e ricercatezza.