Camelie
Annaffiatura. Ha bisogno di un terreno costantemente umido ma non troppo. Nel periodo primavera-estate apportare acqua in quantità non eccessiva per evitare i ristagni idrici e, una volta ogni quindici giorni circa, bagnare le foglie per pulirle. Durante l’inverno è opportuno lasciare asciugare il terreno prima di procedere con una nuova innaffiatura. L’acqua che userete per irrigare dovrebbe essere priva o comunque povera di calcare.
Tipo di terreno-rinvaso. Preferisce una coltivazione all’aperto. Può resistere anche a climi freddi, ma sarebbe meglio non esporla mai a temperature inferiori ai 5-7°. Nei mesi con temperature molto rigide è opportuno posizionarla in un luogo riparato o proteggerla mettendo della paglia o foglie secche a copertura del terreno. Appena la temperatura lo permette, riposizionare subito la Camelia all’aria aperta in una zona semi-ombreggiata e non al sole diretto. Si tratta di una pianta che non ama i luoghi chiusi. Il terreno preferito è di tipo acido, sciolto e ricco di sostanza organica (terra di Erica mista a terriccio di castagno, oppure torba, foglie in decomposizione, trucioli...). Necessita di un terreno ben drenato perché teme i ristagni idrici. Il rinvaso va fatto ogni anno tra settembre ed ottobre.
Concimazione. Per far sì che produca germogli e fiori in primavera, sarà opportuno, alla fine della stagione invernale, apportare dell’humus o stallatico maturo ai piedi della pianta di Camelia, mentre nel periodo primaverile il concime deve essere composto da azoto, fosforo, potassio; in questo caso può essere usato anche un concime di tipo liquido sciolto nell’acqua usata per innaffiare e somministrato ogni 20-25 giorni.
Potatura ed esposizione. Questa operazione deve essere effettuata dopo la fioritura della pianta. Bisogna eliminare i rami secchi o deboli, sistemare gli apici vegetativi per garantire un migliore sviluppo alla pianta. La potatura è molto importante perché questa pianta, in genere, si sviluppa e cresce in modo disordinato.
Parassiti e malattie. I due principali parassiti nemici di questa pianta sono la cocciniglia bruna o farinosa e il ragnetto rosso. La prima si manifesta con la comparsa di piccole macchie a forma di scudo sulla pianta, si possono eliminare con un batuffolo con dell’alcool se la pianta è giovane, se è più grande ed adulta procedere con antiparassitari. Il secondo provoca l’opacizzazione delle foglie, le rende di colore bronzato e le infesta di ragnatele. In questo caso bisogna rendere l’ambiente più umido perché, come detto più volte, un’alta umidità sfavorisce il riprodursi di questo parassita.
Curiosità. Nell’Asia tropicale, soprattutto nelle zone della Cina, India, Sri Lanka, Giappone e Kenya, dalle foglie giovani della Camellia Sinensis si ricava un tè molto tonificante. Si prepara un infuso di foglie e in alcuni casi, vi si aggiungono delle spezie.
Tipo di terreno-rinvaso. Preferisce una coltivazione all’aperto. Può resistere anche a climi freddi, ma sarebbe meglio non esporla mai a temperature inferiori ai 5-7°. Nei mesi con temperature molto rigide è opportuno posizionarla in un luogo riparato o proteggerla mettendo della paglia o foglie secche a copertura del terreno. Appena la temperatura lo permette, riposizionare subito la Camelia all’aria aperta in una zona semi-ombreggiata e non al sole diretto. Si tratta di una pianta che non ama i luoghi chiusi. Il terreno preferito è di tipo acido, sciolto e ricco di sostanza organica (terra di Erica mista a terriccio di castagno, oppure torba, foglie in decomposizione, trucioli...). Necessita di un terreno ben drenato perché teme i ristagni idrici. Il rinvaso va fatto ogni anno tra settembre ed ottobre.
Concimazione. Per far sì che produca germogli e fiori in primavera, sarà opportuno, alla fine della stagione invernale, apportare dell’humus o stallatico maturo ai piedi della pianta di Camelia, mentre nel periodo primaverile il concime deve essere composto da azoto, fosforo, potassio; in questo caso può essere usato anche un concime di tipo liquido sciolto nell’acqua usata per innaffiare e somministrato ogni 20-25 giorni.
Potatura ed esposizione. Questa operazione deve essere effettuata dopo la fioritura della pianta. Bisogna eliminare i rami secchi o deboli, sistemare gli apici vegetativi per garantire un migliore sviluppo alla pianta. La potatura è molto importante perché questa pianta, in genere, si sviluppa e cresce in modo disordinato.
Parassiti e malattie. I due principali parassiti nemici di questa pianta sono la cocciniglia bruna o farinosa e il ragnetto rosso. La prima si manifesta con la comparsa di piccole macchie a forma di scudo sulla pianta, si possono eliminare con un batuffolo con dell’alcool se la pianta è giovane, se è più grande ed adulta procedere con antiparassitari. Il secondo provoca l’opacizzazione delle foglie, le rende di colore bronzato e le infesta di ragnatele. In questo caso bisogna rendere l’ambiente più umido perché, come detto più volte, un’alta umidità sfavorisce il riprodursi di questo parassita.
Curiosità. Nell’Asia tropicale, soprattutto nelle zone della Cina, India, Sri Lanka, Giappone e Kenya, dalle foglie giovani della Camellia Sinensis si ricava un tè molto tonificante. Si prepara un infuso di foglie e in alcuni casi, vi si aggiungono delle spezie.