Piante grasse
Annaffiatura. Le somministrazioni di acqua devono essere veramente poche: ogni 2-3 settimane in estate, ogni mese o anche meno in inverno (quando le specie più diffuse entrano in riposo). È difficilissimo che una succulenta muoia per mancanza d’acqua (può perdere tono, afflosciarsi, ma è in grado poi di riprendersi velocemente), è più facile che succeda per l’eccesso di acqua e i conseguenti marciumi.
Tipo di terreno-rinvaso. Il terriccio deve essere poroso e con un buon drenaggio: l’ideale è utilizzarne uno apposito.
Concimazione. È sufficiente una somministrazione all’anno di concime specifico (più ricco di potassio rispetto ad azoto e fosforo).
Potatura ed esposizione. Le piante grasse amano la piena luce (meglio evitare però il cocente sole estivo) e temono il gelo prolungato tanto quanto i termosifoni accesi. In inverno tenetele in ambiente fresco, in cui godano del calore del sole ma siano protette da correnti d’aria, da umidità e pioggia.
Curiosità. Il nome più corretto per queste piante è in realtà “succulente”: sono vegetali con fusto o rami e/o foglie molto carnosi, resi gonfi da un particolare tessuto interno che accumula l’acqua come un vero e proprio serbatoio di riserva.
Tipo di terreno-rinvaso. Il terriccio deve essere poroso e con un buon drenaggio: l’ideale è utilizzarne uno apposito.
Concimazione. È sufficiente una somministrazione all’anno di concime specifico (più ricco di potassio rispetto ad azoto e fosforo).
Potatura ed esposizione. Le piante grasse amano la piena luce (meglio evitare però il cocente sole estivo) e temono il gelo prolungato tanto quanto i termosifoni accesi. In inverno tenetele in ambiente fresco, in cui godano del calore del sole ma siano protette da correnti d’aria, da umidità e pioggia.
Curiosità. Il nome più corretto per queste piante è in realtà “succulente”: sono vegetali con fusto o rami e/o foglie molto carnosi, resi gonfi da un particolare tessuto interno che accumula l’acqua come un vero e proprio serbatoio di riserva.