Rose
Annaffiatura. Le piante appena messe a dimora, in autunno o a fine inverno, devono essere annaffiate bagnando il terreno in profondità; durante i mesi che vanno da novembre fino ad aprile si accontentano delle piogge; durante lunghi periodi di siccità necessitano di annaffiature abbastanza regolari, attendendo sempre che il terreno asciughi. Durante i mesi più caldi dell'anno vanno annaffiate saltuariamente, con abbondanti quantità di acqua; la sospensione delle annaffiature in luglio e agosto può portare le piante ad un periodo di riposo vegetativo, privo di fioriture.
Tipo di terreno-rinvaso. È consigliabile porre a dimora le nuove piante di rose in terreno in cui non siano precedentemente state piantate altre rose; si utilizza in genere del buon terriccio universale bilanciato, mescolato con poco stallatico e con della buona terra da giardino.
Concimazione. In autunno si sparge attorno alle piante del concime organico ben maturo, in giugno si può praticare una concimazione a base di concime organico o di concime chimico a lenta cessione, specifico per piante da fiore. Gli esemplari coltivati in contenitore solitamente necessitano che ogni 3-4 anni si sostituisca tutto il terriccio contenuto nel vaso.
Potatura ed esposizione. la gran parte delle specie e varietà di rose necessitano di posizioni ben soleggiate, o semi-ombreggiate, con almeno 4-6 ore di sole diretto al giorno; condizioni particolarmente ombreggiate causano scarse fioriture. Esistono però varietà che amano particolarmente l'ombra. Le rose non temono il freddo, più facilmente temono il gran caldo estivo, che spesso causa un breve periodo di riposo vegetativo, privo di fioriture.
Parassiti e malattie. Le Rose sono facilmente aggredite da vari tipi di insetti che possono presentare apparato boccale masticatore o succhiatore ed i danni si verificano sull'intera pianta, con particolare preferenza proprio al fiore perché più tenero, dolce e succoso. La categoria di insetti più temibile è data dai succhiatori come gli afidi perché oltre al danno diretto causato dalla sottrazione di linfa e alla trasmissione di forme virali, si assomma quello della produzione della antiestetica melata con richiamo di formiche e formazione successiva di "fumaggini".
Curiosità. Il termine Rosa deriva dal sanscrito da cui ha avuto origine sia il vocabolo greco Rodon che quello latino rosa. Alla famiglia delle Rosacae appartengo numerose specie molto conosciute quali il pero (Pirus communis), il genere Prunus che comprende il mandorlo, il ciliegio, il pesco.
Tipo di terreno-rinvaso. È consigliabile porre a dimora le nuove piante di rose in terreno in cui non siano precedentemente state piantate altre rose; si utilizza in genere del buon terriccio universale bilanciato, mescolato con poco stallatico e con della buona terra da giardino.
Concimazione. In autunno si sparge attorno alle piante del concime organico ben maturo, in giugno si può praticare una concimazione a base di concime organico o di concime chimico a lenta cessione, specifico per piante da fiore. Gli esemplari coltivati in contenitore solitamente necessitano che ogni 3-4 anni si sostituisca tutto il terriccio contenuto nel vaso.
Potatura ed esposizione. la gran parte delle specie e varietà di rose necessitano di posizioni ben soleggiate, o semi-ombreggiate, con almeno 4-6 ore di sole diretto al giorno; condizioni particolarmente ombreggiate causano scarse fioriture. Esistono però varietà che amano particolarmente l'ombra. Le rose non temono il freddo, più facilmente temono il gran caldo estivo, che spesso causa un breve periodo di riposo vegetativo, privo di fioriture.
Parassiti e malattie. Le Rose sono facilmente aggredite da vari tipi di insetti che possono presentare apparato boccale masticatore o succhiatore ed i danni si verificano sull'intera pianta, con particolare preferenza proprio al fiore perché più tenero, dolce e succoso. La categoria di insetti più temibile è data dai succhiatori come gli afidi perché oltre al danno diretto causato dalla sottrazione di linfa e alla trasmissione di forme virali, si assomma quello della produzione della antiestetica melata con richiamo di formiche e formazione successiva di "fumaggini".
Curiosità. Il termine Rosa deriva dal sanscrito da cui ha avuto origine sia il vocabolo greco Rodon che quello latino rosa. Alla famiglia delle Rosacae appartengo numerose specie molto conosciute quali il pero (Pirus communis), il genere Prunus che comprende il mandorlo, il ciliegio, il pesco.