Inseparabili
Gli inseparabili sono pappagalli di piccole dimensioni (13-18 cm), di indole allegra e socievole, ben adattati alla riproduzione in cattività e discretamente facili da allevare in ambiente casalingo.
Tutte le specie di Agapornis sono originarie dell’Africa (Madagascar, Africa centrale e occidentale), dove abitano foreste fitte o savane poco alberate a seconda del tipo.
La livrea di base è sempre di un bel verde brillante, con parti colorate diverse al variare della specie: capo grigio, nero, faccia rossa, becco corallo, collare arancione, testa rosea o arancione. Il dimorfismo (cioè il differente aspetto tra maschio e femmina) in alcune specie è molto accentuato, in altre completamente assente. Sono socievoli e hanno bisogno di stare compagnia. Fondamentale è allevarli almeno in coppia: la loro simbiosi sarà tale che, se vengono separati o uno dei du emuore, l’altro precipita in uno stato di depressione, a volte anche grave. Perché i nostri inseparabili vivano felici dobbiamo garantirgli le migliori condizioni possibili, a iniziare dall’ambiente che li ospiterà.
Se potranno godere del giusto spazio, di corrette alimentazione e igiene, di cure attente e amorevoli vivranno a lungo (anche per 20 anni) e si riprodurranno senza difficoltà. In voliera o in gabbia? Ideale è poter ospitare gli inseparabili in una voliera all’esterno: vi potranno rimanere per tutta la bella stagione e anche poi se la struttura è dotata di opportune protezioni; in caso contrario da ottobre a marzo è meglio ricoverarli in casa.
La voliera dovrà avere forma regolare (quelle circolari li disorientano) e sviluppo verticale più che orizzontale. Se non si può disporre di una voliera, ci si può orientare su una gabbia di giuste dimensioni (minimo 90 cm di larghezza, 50 cm o anche più di altezza, 50 cm di profondità) con una vaschetta della base profonda (per evitare che fuoriescano i materiali del fondo e i residui del cibo). Posizionatela al riparo da correnti d’aria e in alto, meglio su un trespolo a rotelle per poterla muovere comodamente. Le barre della griglia che forma le pareti devono avere una distanza corretta (minimo 1,5-2 cm) ed essere disposte orizzontalmente, poiché i nostri amici pennuti amano arrampicarsi più che volare. Per la loro salute è poi indispensabile che godano di qualche ora di sole. La voliera (o la gabbia portata all’esterno quando la temperatura lo consente) deve però offrire sempre una zona di ombra, protetta, per evitare che gli inseparabili patiscano un colpo di calore o si ritrovino in balia degli agenti atmosferici. Inoltre, non deve essere esposta al freddo e a correnti d’aria.
Il giusto arredamento
All’interno della gabbia o della voliera posizionate mangiatoie e beverini di dimensioni adeguate al becco dei pappagallini e facilmente manovrabili dall’esterno per evitare di disturbare durante la cova. Lo stesso vale per i posatoi, che non devono avere diametro troppo sottile per far sì che vi si aggrappino senza assumere posture sbagliate (la misura media in genere va bene). Fornite la gabbia di 1-2 nidi per ogni coppia ospitata e di materiale per allestirlo (rametti sottili e paglia inumiditi con uno spruzzino). Non dimenticate la vaschetta per il bagnetto (amano giocare con l’acqua, soprattutto nelle giornate calde) e, per rendere il soggiorno più piacevole, qualche gioco, come scalette, altalene e rametti da scorticare. Ogni giorno è necessario somministrare cibo e acqua freschi. Occorre poi pulire il fondo della voliera/gabbia almeno una volta alla settimana e disinfettare alloggi e accessori una volta al mese. Semi, frutta e verdura La dieta naturale degli inseparabili è principalmente a base di frutta, germogli, fiori e semi. Anche per gli esemplari allevati nelle nostre case l’alimentazione dovrà quindi essere ugualmente varia. Di base ogni giorno si fornirà un’apposita miscela di semi: evitate quelle con un eccesso di semi oleosi (p. es. girasole) poiché il loro alto contenuto di grassi insaturi è dannoso per il metabolismo dei pappagallini. Sempre quotidianamente non fate mai mancare acqua, frutta e verdura fresche (a temperatura ambiente, lavate e ben asciutte), cercando di variare la tipologia a seconda della stagione. Le verdure potranno anche essere prima bollite brevemente. Soprattutto nel periododella cova, ma anche in seguito, almeno una volta alla settimana, somministrate del pastoncino proteico per psittacidi. Lasciate sempre a disposizione del grit (sassolini silicei), un osso di seppia e carbone vegetale.
Tutte le specie di Agapornis sono originarie dell’Africa (Madagascar, Africa centrale e occidentale), dove abitano foreste fitte o savane poco alberate a seconda del tipo.
La livrea di base è sempre di un bel verde brillante, con parti colorate diverse al variare della specie: capo grigio, nero, faccia rossa, becco corallo, collare arancione, testa rosea o arancione. Il dimorfismo (cioè il differente aspetto tra maschio e femmina) in alcune specie è molto accentuato, in altre completamente assente. Sono socievoli e hanno bisogno di stare compagnia. Fondamentale è allevarli almeno in coppia: la loro simbiosi sarà tale che, se vengono separati o uno dei du emuore, l’altro precipita in uno stato di depressione, a volte anche grave. Perché i nostri inseparabili vivano felici dobbiamo garantirgli le migliori condizioni possibili, a iniziare dall’ambiente che li ospiterà.
Se potranno godere del giusto spazio, di corrette alimentazione e igiene, di cure attente e amorevoli vivranno a lungo (anche per 20 anni) e si riprodurranno senza difficoltà. In voliera o in gabbia? Ideale è poter ospitare gli inseparabili in una voliera all’esterno: vi potranno rimanere per tutta la bella stagione e anche poi se la struttura è dotata di opportune protezioni; in caso contrario da ottobre a marzo è meglio ricoverarli in casa.
La voliera dovrà avere forma regolare (quelle circolari li disorientano) e sviluppo verticale più che orizzontale. Se non si può disporre di una voliera, ci si può orientare su una gabbia di giuste dimensioni (minimo 90 cm di larghezza, 50 cm o anche più di altezza, 50 cm di profondità) con una vaschetta della base profonda (per evitare che fuoriescano i materiali del fondo e i residui del cibo). Posizionatela al riparo da correnti d’aria e in alto, meglio su un trespolo a rotelle per poterla muovere comodamente. Le barre della griglia che forma le pareti devono avere una distanza corretta (minimo 1,5-2 cm) ed essere disposte orizzontalmente, poiché i nostri amici pennuti amano arrampicarsi più che volare. Per la loro salute è poi indispensabile che godano di qualche ora di sole. La voliera (o la gabbia portata all’esterno quando la temperatura lo consente) deve però offrire sempre una zona di ombra, protetta, per evitare che gli inseparabili patiscano un colpo di calore o si ritrovino in balia degli agenti atmosferici. Inoltre, non deve essere esposta al freddo e a correnti d’aria.
Il giusto arredamento
All’interno della gabbia o della voliera posizionate mangiatoie e beverini di dimensioni adeguate al becco dei pappagallini e facilmente manovrabili dall’esterno per evitare di disturbare durante la cova. Lo stesso vale per i posatoi, che non devono avere diametro troppo sottile per far sì che vi si aggrappino senza assumere posture sbagliate (la misura media in genere va bene). Fornite la gabbia di 1-2 nidi per ogni coppia ospitata e di materiale per allestirlo (rametti sottili e paglia inumiditi con uno spruzzino). Non dimenticate la vaschetta per il bagnetto (amano giocare con l’acqua, soprattutto nelle giornate calde) e, per rendere il soggiorno più piacevole, qualche gioco, come scalette, altalene e rametti da scorticare. Ogni giorno è necessario somministrare cibo e acqua freschi. Occorre poi pulire il fondo della voliera/gabbia almeno una volta alla settimana e disinfettare alloggi e accessori una volta al mese. Semi, frutta e verdura La dieta naturale degli inseparabili è principalmente a base di frutta, germogli, fiori e semi. Anche per gli esemplari allevati nelle nostre case l’alimentazione dovrà quindi essere ugualmente varia. Di base ogni giorno si fornirà un’apposita miscela di semi: evitate quelle con un eccesso di semi oleosi (p. es. girasole) poiché il loro alto contenuto di grassi insaturi è dannoso per il metabolismo dei pappagallini. Sempre quotidianamente non fate mai mancare acqua, frutta e verdura fresche (a temperatura ambiente, lavate e ben asciutte), cercando di variare la tipologia a seconda della stagione. Le verdure potranno anche essere prima bollite brevemente. Soprattutto nel periododella cova, ma anche in seguito, almeno una volta alla settimana, somministrate del pastoncino proteico per psittacidi. Lasciate sempre a disposizione del grit (sassolini silicei), un osso di seppia e carbone vegetale.